Alessandro Cavallo, talento per Béjart

Sfreccia la carriera di Alessandro Cavallo al Béjart Ballet Lausanne. Originario di Latiano, in provincia di Brindisi, 23 anni, finalista in tv ad “Amici” nel 2021, è il volto più noto tra i 9 danzatori italiani in forze al BBL.

Leggi l’intervista “Cavallo, da Amici al Béjart Ballet” pubblicata sul Corriere/Spettacoli il 18 febbraio 2024  https://www.corriere.it/spettacoli/24_febbraio_18/cavallo-da-amici-sino-bejart-ballet-ab86bfda-cd98-11ee-bd79-dd1f681f7e7c.shtml

 Tre generazioni di italiani per Béjart Alessandro Cavallo (a destra) con Roberto Bolle e Luciana Savignano al termine della serata “Roberto Bolle con il BBL” agli Arcimboldi di Milano nel maggio 2023, in cui Cavallo è stato protagonista delle “Sette danze greche” di Béjart che precedevano il “Boléro” interpretato da Bolle. Foto di Valeria Crippa

 

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Bausch-Acogny, due matriarcati tra Europa e Africa

Approda al Lac di Lugano, in Svizzera, il 28 e 29 febbraio, il dittico “La Sagra della Primavera/ Common Ground[s]” composto da “La Sagra” creata da Pina Bausch nel 1975 sulla partitura di Igor Stravinskij – qui proposta nell’edizione “afro” interpretata da danzatori provenienti da 14 stati africani  -, seguita da “Common Ground[s]”, duetto firmato nel 2020 da Germaine Acogny in coppia con Malou Airaudo (Marsiglia, Francia, 1948), storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.

(nelle foto di Maarten Vanden Abeele, alcuni momenti della “Sagra” della Bausch in versione afro)

Abbiamo intervistato Germaine Acogny nell’articolo “Qui esplode a primavera africana”, pubblicato sulla Lettura del Corriere in edicola da domenica 18 febbraio 2024.

 Germaine Acogny e Malou Airaudo in “Common Grounds” firmato da entrambe.

Nata in Benin nel 1944, la ballerina, coreografa e pedagoga franco-senegalese Acogny  ha studiato danza a Parigi e a New York, dal 1977 all’82 ha diretto a Dakar, in Senegal, il Mudra-Afrique, prima scuola di danza contemporanea in Africa fondata da Maurice Béjart sul modello del suo celebre Mudra di Bruxelles. Con il marito Helmut Vogt, Acogny ha fondato nel 1985 a Toulouse, in Francia, lo Studio- École-Ballet-Théâtre du 3è Monde e, di ritorno in Senegal nel 1995, ha inaugurato nel 2004 l’École des Sables. È il primo Leone d’Oro nero della Biennale Danza nel 2021.

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Wayne McGregor: l’intelligenza artificiale sono io

Il coreografo e regista britannico Wayne McGregor  (Stockport, Inghilterra, 1970), direttore della Biennale Danza a Venezia, presenta in Italia due suoi titoli eseguiti dalla sua compagnia in tour nazionale: “Universe, A Dark Crystal Odyssey” sarà in scena  il 13 febbraio al Teatro Grande di Brescia, il 15 febbraio al Festival Equilibrio Parco della Musica di  Roma, il 17 e 18 febbraio alla Triennale di Milano, il 21 febbraio al Teatro Valli di Reggio Emilia. Il secondo spettacolo è la nuova versione dell’“Autobiography” creata nel 2017 con un algoritmo che elabora il codice genetico del coreografo, ora integrato con la tecnologia di intelligenza artificiale Aisoma: la coreografia è in locandina il 10 e 11 febbraio al Teatro Alighieri di Ravenna.

L’abbiamo intervistato nell’articolo “Wayne McGregor. Danza il mio Dna grazie agli algoritmi”, pubblicato sulla Lettura del Corriere in edicola da domenica 11 febbraio 2024.

Applausi alla Wayne McGregor Dance al termine di “UniVerse” alla Triennale Teatro di Milano, febbraio 2024. Foto di Valeria Crippa

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Ventriglia: la mia danza inclusiva per Alberta

Francesco Ventriglia è stato nominato direttore  dell’Alberta Ballet di Calgary, in Canada, in carica dal prossimo 8 gennaio con un contratto senza scadenza.

 Sopra, un ritratto di Ventriglia in prova, sotto la sua coreografia “Transit Umbra” per Ginevra, in apertura un momento della sua versione di “Romeo e Giulietta” per il Royal New Zealand.

Leggi l’intervista esclusiva “Direttori da esportazione: Ventriglia nominato direttore in Canada” pubblicata sul Corriere/Spettacoli del 26 dicembre 2023 https://www.corriere.it/spettacoli/23_dicembre_26/coreografi-esportazione-6d0ff36c-a3fd-11ee-9d13-682b43ce30e6.shtml

Il coreografo  45enne, originario di Battipaglia ma cresciuto alla Scuola e al Balletto della Scala, ha diretto in passato il Balletto del Maggio Musicale di Firenze (poi soppresso) tra il 2010 e il 2013, dal 2014 al 2017  il Royal New Zealand Ballet, in Nuova Zelanda, dal 2018 al 2020 è stato direttore artistico aggiunto del Balletto Nazionale dell’Uruguay, ed è poi divenuto co-fondatore del Sydney Choreographic Centre, in Australia. In Italia, ha appena presentato la sua Bottega Fantastica per la Scuola di Ballo dell’Opera di Roma.

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Nicoletta Manni promossa sul campo étoile della Scala

Nicoletta Manni è stata promossa sul campo étoile ieri alla Scala al termine della seconda rappresentazione di “Onegin” di Cranko in coppia con Roberto Bolle. Nata a Galatina, in provincia di Lecce, trentadue anni fa, è sposata al primo ballerino della Scala Timofej Andrijashenko, detto Tima. La coppia è testimone di Fira onlus.

 con Bolle in “Onegin” e sopra nel “Lago” di Nureyev, foto di Amisano e Brescia

 Nicoletta e Tima

Leggi l’articolo “Le lacrime di Nicoletta Manni promossa a sorpresa étoile della Scala davanti al pubblico” pubblicato con video su Corriere.it il 9 novembre 2023 https://www.corriere.it/spettacoli/23_novembre_09/lacrime-nicoletta-manni-promossa-sorpresa-etoile-scala-al-pubblico-920f4c66-7edd-11ee-962f-d187f7a87ff1.shtml?refresh_ce

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Alessandra Ferri, Dirigenten Ballett in Wien

Alessandra Ferri è stata nominata direttrice del Wiener Staatsballett con un contratto quinquennale a partire dal settembre 2025. A Vienna, l’étoile milanese, sessant’anni,  ricoprirà per la prima volta l’incarico al vertice di una compagnia.  Nella capitale austriaca Ferri guiderà anche la Scuola di ballo.

 di lato, foto Uspenskj, sopra foto Suki Dhanda

Leggi l’intervista esclusiva “Alessandra Ferri: a Vienna nuovi talenti” pubblicata sul Corriere/Spettacoli il 4 novembre 2023  https://www.corriere.it/spettacoli/23_novembre_05/danza-alessandra-ferria-vienna-nuovi-talenti-223dedf8-7c0c-11ee-8eea-fc9ff09b1145.shtml

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Kratz: le mie Scarpette Rosse un po’ fashion victim

Il coreografo tedesco Philippe Kratz firma “The red shoes” al debutto il 19 ottobre al Sociale di Trento, poi il 5 novembre alla Fenice di Senigallia, il 24 febbraio al Curci di Barletta, il 29 febbraio al Comunale dei Vicenza, il 2 marzo alla Fonderia di Reggio Emilia, il 9 marzo al Ponchielli di Cremona, il 16 e 17 marzo all’Alighieri di Ravenna.

 Sopra e di lato foto di prova di Claudia Ceville

Kratz (1985, Leverkusen, Germania) è stato a lungo straordinario danzatore dell’Aterballetto di Reggio Emilia. Come coreografo ha avviato una carriera internazionale presentando anche alla Scala due propri titoli, Sentieri nel 2021, e la creazione per il Balletto della Scala Solitude sometimes, molto applaudita lo scorso febbraio.

 Philippe Kratz ritratto da Alessandro Calvani

L’abbiamo intervistato nell’articolo “Le scarpette rosse di sangue”, pubblicato sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola dal 15 ottobre 2023.

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Greco-Scholten: noi, gli occhi sulla fine del mondo

Debutterà  in prima mondiale a Ravenna Festival, il 23 giugno al Teatro Alighieri, la nuova creazione  di Emio Greco e Pieter C. Scholten WE, the EYES (Noi, gli occhi) che sta prendendo forma in questi mesi nella sala prove dello Space for Dance Art di Amsterdam.

Vedi il servizio da Amsterdam “La sfera dice: l’alluvione è il grido del mondo” pubblicato sulla Lettura del Corriere della sera in edicola dal 4 giugno 2023.

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Le mani di Rachmaninoff

La coppia di danzatori- coreografi Sasha Riva e Simone Repele firma la creazione Alla fine del mondo per la Soirée Rachmaninoff ideata da Daniele Cipriani, con la consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio, a Ravenna Festival il 6 luglio (dopo la prima assoluta a Nervi il 2), con la stella del pianoforte Beatrice Rana, la violoncellista Ludovica Rana e il pianista Massimo Spada. Nella serata che vede nei panni del compositore Ettore F. Volontieri (già direttore generale della Fondazione Rachmaninoff e stretto collaboratore del nipote di Sergei, Alexander), Riva e Repele saranno interpreti della creazione insieme ai danzatori Yumi Aizawa, Riccardo Ciarpella, Luca Curreli, Francesco Curatolo, Chiara Dal Borgo, Giulia Pizzuto, Chiara Ranca.

Sasha Riva e Simone Repele

Abbiamo intervistato Riva e Repele e la pianista Beatrice Rana nell’articolo “Rachmaninoff, mani che segnano il tempo” pubblicato sul Corriere/Eventi il 4 giugno 2023

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Maguy Marin, un festival alle porte

E’ imminente l’inizio di “Maguy Marin– La Passione dei Possibili”, progetto lungo sette mesi ideato da Reggio Parma Festival, dal 31 maggio al 16 dicembre, che si articolerà in più luoghi delle due città: al Teatro Regio e al Teatro Due di Parma, al Valli, all’Ariosto e alla Cavallerizza di Reggio Emilia. Proiezioni, incontri, sei spettacoli e una creazione: “May B”, “Singspiele”, “Nocturnes”, “Umwelt”, “Duo d’Eden” e “Grosse Fugue”, affidati al MM Contemporary Dance Theatre di Michele Merola.

 Maguy Marin ritratta da Tim Douet

Abbiamo intervistato la coreografa  nell’articolo “Con la verità dei corpi. Maguy Marin, la danza della condizione umana” pubblicato sul Corriere della Sera/Eventi, oggi 26 maggio 2023.

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