Arrivano i pirati di Legris (anche su La Scala tv)

“Le Corsaire” di Manuel Legris debutta alla Scala per sei recite da stasera alle 20 al 17 marzo (biglietti 150/10€, www.teatroallascala.org). Sarà il primo balletto trasmesso live su www.lascala.tv, in diretta streaming mercoledì 1° marzo alle 19.45.  

 due momenti di Le Corsaire foto Amisano Brescia

Creato per il Wiener Staatsballett nel 2016 dall’attuale direttore del Balletto della Scala, lo spettacolo, su musiche di Adolphe Adam e altri autori, ha scene e costumi di Luisa Spinatelli, presentati in una nuova produzione scaligera. In scena si alterneranno nelle recite tre cast diversi che vedranno protagonisti i primi ballerini e i solisti della compagnia. Sul podio dell’Orchestra della Scala, Valery Ovsyanikov, già direttore del balletto a Vienna.

Vedi l’articolo “I pirati all’assalto della Scala” pubblicato sul Corriere Milano il 26 febbraio 2023

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Kimin Kim, quando la Corea del sud balla in Russia

Il sudcoreano Kimin Kim, 30 anni, è dal 2015 primo principal straniero nella storia del Balletto del Mariinskij, a San Pietroburgo.  Nato a Seul, Kimin ballerà per la prima volta a Milano come stella di richiamo del “Gala Nureyev”, agli Arcimboldi domenica 19, in coppia con la scaligera Letizia Masini nei passi a due del “Corsaro” e di “Bayadère”.

L’abbiamo intervistato nell’articolo “Nel segno di Nureyev (E di mio fratello)” pubblicato sul Corriere/Milano il 19 febbraio 2023. Leggi l’intervista  https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_febbraio_19/arcimboldi-arriva-kimin-kim-la-stella-del-mariinskij-danza-nel-segno-di-nureyev-9fefd75f-d468-48e6-b3fc-22bb6eb32xlk.shtml

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Non è una danza per vecchi

La longevità sulla scena è il tema che ispira il progetto “Over” che contempla le due creazioni “Birthday Party/Un jour nouveau” firmate dai coreografi francesi Angelin Preljocaj e Rachid Ourandame, presentate dall’Aterballetto in prima assoluta il 15 febbraio allo Chaillot – Théâtre national de la Danse di Parigi, con repliche fino al 23, quindi in tour, in Francia dall’1 al 4 marzo al Pavillon Noir di Aix-en-Provence, e in Italia, il 10 marzo al Teatro Storchi di Modena, il 12 all’Arena del Sole di Bologna, e in autunno a Milano e Reggio Emilia. Nella foto d’apertura (©Jean-Claude Carbonne), prove della coreografia per 8 danzatori “Birthday Party” firmata da Preljocaj.

 Nella foto  (© Patrick Cockpit), un momento di “Un jour nouveau”, il duo creato da Ourandame per Herma Vos, ex star del Lido di Parigi, e Darryl E.Woods, ex ballerino del Dance Theatre of Harlem e interprete in spettacoli di Sidi Larbi Cherkaoui e Alain Platel. 

Ourandame (nel ritratto da Benjamin Mengelle) e Preljocaj (ritratto sopra da Didier Philispart).

Ne abbiamo scritto nell’articolo in anteprima “Non hanno (più) l’età. No, la danza continua” con interviste a Ourandame/Preljocaj/Cristoforetti, pubblicato sulla “Lettura” in edicola dal 12 febbraio 2023.

Il progetto “Over”, ideato dal direttore del Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia/Aterballetto Gigi Cristoforetti coinvolge la Fondazione Ravasi Garzanti di Milano, il Ballet Preljocaj di Aix-en-Provence, lo Chaillot di Parigi, ERT/Teatro Nazionale di Modena, la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento.

 Gli applausi con Preljocaj al debutto allo Chaillot di Parigi, foto di Valeria Crippa©  

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Ariella Vidach oltre il metaverso

La coreografa Ariella Vidach e il videomaker Claudio Prati sono i pionieri della danza hightech italiana e festeggiano i 35 anni di attività (nelle foto alcuni spettacoli della coppia).

Li abbiamo intervistati nel servizio “Facciamo ballare gli algoritmi” pubblicato sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola dal 5 febbraio 2023.

un ritratto in movimento di Ariella Vidach e Claudio Prati realizzato da Gregory Batardon. 

Nata a Umag, in Croazia, nel 1956 la danzatrice e coreografa italiana Ariella Vidach si è formata artisticamente a New York negli anni ’80 con Trisha Brown, Twyla Tharp, Dana Reitz, Steve Paxton e Bill T. Jones. Nel 1996 ha fondato a Milano, con il videomaker e regista svizzero Claudio Prati (Berna, 1956), la compagnia Ariella Vidach- Aiep con cui ha prodotto performance multimediali che affiancano alla ricerca coreografica l’interesse per il rapporto tra danza e tecnologia, curando la direzione artistica del festival NAO a sostegno dei giovani autori. Dal 2020 Vidach e Prati sono impegnati nel progetto “Dance the Distance” sulla coreografia nella realtà virtuale che ha inaugurato il centro culturale MEET di Milano.

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