Distanti ma uniti: Giuseppe Picone

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un appello a sostegno della danza di Giuseppe Picone, direttore del Balletto del San Carlo di Napoli

Giuseppe Picone: “Strategie a sostegno della danza”

“Penso sinceramente sia arrivato il momento di avviare delle azioni comuni, con la finalità di far sentire la voce, del mondo della danza in Italia.
Ho visto la chiusura di meravigliosi “Corpo di ballo” negli ultimi 30 anni , senza il ripristino di posti di lavoro per i tersicorei.
Il momento storico ci impone di riflettere sul nostro incredibile patrimonio culturale e artistico, che ci ha permesso di primeggiare a livello internazionale.
La riapertura dello spettacolo dal vivo è importante per tutti gli artisti che hanno fatto della loro enorme passione un mestiere e lo portano avanti con passione  e determinazione, perché consapevoli di essere ripagati dall’affetto del pubblico.
In questo frangente i lavoratori dello spettacolo dal vivo sono in grande difficoltà, esattamente come la maggior parte dei lavoratori di ogni settore produttivo italiano.
I Teatri sono stati tra i primi a essere chiusi per fronteggiare il Covid19, e potrebbero essere gli ultimi a riaprire con enormi difficoltà finanziarie.
La situazione dell’ arte della danza era già in crisi precedentemente alla diffusione della pandemia, e la fragilità del settore ha già messo in ginocchio intere famiglie, e per questo  motivo dovremo prevedere un rientro a Teatro, probabilmente a settembre, tenendo conto di dover rispettare le regole decretate dal governo.
La priorità è quella di salvaguardare la salute collettiva in quanto l’alta concentrazione di persone può far scambiare questo virus.
Per questo motivo che ormai abbiamo bisogno di strategie a sostegno degli artisti e risorse integrative urgenti che coprono almeno in parte i mancati guadagni che il settore sta già subendo.
Dobbiamo essere pronti a lottare per il mondo della danza, ma in realtà sarebbe opportuno dichiarare lo stato di crisi del settore dello spettacolo dal vivo, già richiesto al Ministro Franceschini, per rendere possibile l’individuazione di strumenti e soluzioni per affrontare questa difficile fase, e far sì che venga predisposta una corretta tutela dei lavoratori per il bene del futuro della danza.
I tersicorei sono degli artisti rispettosi e disciplinati e amano fortemente il loro mestiere, anche quando vivono dei periodi bui, spesso la causa sono dei dolorosi infortuni, riescono a rialzarsi, come la fenice, trovando la forza di ricominciare pensando a quando ritorneranno a rivivere le forti emozioni che solo il Teatro può donare.
Con l’augurio di poterci ritrovare presto in sala ballo
Vi stringo forte”.

Giuseppe Picone    Napoli, 27 aprile 2020

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