Ventenni di punta

Un’ondata di promozioni al Balletto della Scala: tre nuovi primi ballerini (Martina Arduino, Virna Toppi, Timofej Andrijashenko) e quattro nuovi solisti (Alessandra Vassallo, Maria Celeste Losa, Nicola Del Freo, Christian Fagetti).

 

 Un momento di Goldberg Variationen, cor. Heinz Spoerli, Balletto della Scala, in alto Martina Arduino (foto Amisano/Brescia)

Ne parliamo diffusamente nell’articolo “La danza dei ventenni, una nuova generazione sul palco” pubblicato sul Corriere della Sera/Spettacoli il 18 aprile 2018. Leggi https://www.corriere.it/spettacoli/18_aprile_18/danza-ventenni-nuova-generazione-palco-scala-5f661880-4266-11e8-9398-f8876b79369b.shtml

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Blanca Li: è qui la Festa

La coreografa e regista spagnola Blanca Li dirige la nuovissima Festa della Danza in programma il 16 e 17 dicembre alle OGR (Officine Grandi Riparazioni) di Torino.

 Blanca Li in una foto di Ali Madhavi

Autrice di coreografie per la Komische Oper di Berlino e il Met di New York, Blanca Li ha collaborato al cinema con Pedro Almodòvar, con visual artist e stilisti come Stella McCartney e Jean-Paul Gaultier. Ha ideato il format della Festa della danza per il Grand Palais di Parigi nel 2011 poi trapiantato a Madrid per la Notte Bianca e al Guggenheim Museum di Bilbao.

  Sopra alcune immagini della prima edizione della Festa al Gran Palais di Parigi (foto Dan Aucante).

Nella maratona torinese di due giorni sono attese 15mila persone che potranno vedere o sperimentare una trentina di stili di danza diversi, dal classico, all’hip hop all’afro.

Abbiamo intervistato Blanca Li nel servizio intitolato “Trenta balli insieme, solo così è Festa” pubblicato sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola fino a sabato 2 dicembre 2017.

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Una Serenata trasfigurata per Cristina Kristal Rizzo

Debutta in prima assoluta questa sera al Lac di Lugano il dittico VN Serenade firmato dalla dancemaker Cristina Kristal Rizzo. Due creazioni che partono da un’adesione totale a importanti partiture per la danza, Verklaerte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schoenberg e la Serenata in do maggiore per archi op.48 di Ciaikovskij, eseguite dal vivo a Lugano dall’Orchestra della Svizzera Italiana diretta dall’australiano Nicholas Milton.

 Nelle immagini, dall’alto, le prove di VN Serenade, un ritratto della coreografa (foto di Irene Franchi) e un momento del precedente lavoro della Rizzo Prélude (foto IlariaScarpa/Irene Franchi).

Ne abbiamo scritto sulla Lettura del Corriere della sera in edicola fino a oggi, sabato 25 novembre 2017.

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Tissi, Greco & C: l’irresistibile ascesa dei ventenni italiani all’estero

Brilla la generazione dei ventenni italiani all’estero. A partire da Jacopo Tissi, appena promosso “primo solista” al Balletto del Bolshoi diretto da Makhar Vaziev. Pavese, 22 anni, è il primo italiano della storia assunto dalla celebre compagnia moscovita.

 Nelle foto, Jacopo Tissi sul palcoscenico del Bolshoi.

E’ recente anche la nomina di Angelo Greco al rango di “principal” del San Francisco Ballet. Nato a Nuoro 22 anni fa, è in scena in questi giorni al Costanzi di Roma nel Don Chisciotte di Hilaire/Baryshnikov, in coppia con la neo-étoile del Balletto dell’Opera Rebecca Bianchi, su invito della direttrice Eleonora Abbagnato.

 Angelo Greco e Rebecca Bianchi nel Don Chisciotte di Hilaire/Baryshnikov  (foto di Yasuko Kageyama)

Li abbiamo intervistati nell’articolo “Sulle orme di Bolle. Jacopo Tissi promosso “primo solista” del Bolshoi. Una generazione di ventenni italiani nella danza” pubblicato sul Corriere della Sera/Spettacoli oggi 19 novembre 2017  http://www.corriere.it/spettacoli/17_novembre_19/danza-roberto-bolle-jacopo-tissi-davide-dato-ricacrdo-davide-angelo-greco-carlo-di-lanno-91e27518-cc98-11e7-b192-e3062d909ba1.shtml 

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Collettivo Cinetico, non sparate sulla Silfide

Silfidi, kilt, scarpette da punta. Collettivo Cinetico strapazza i simboli del balletto nell’ironico “Sylphidarium – Maria Taglioni on the ground”, coreografia, regia e concept di Francesca Pennini, direttrice del gruppo fondato nel 2007 in cui convergono una cinquantina di artisti di differenti discipline.

 Nelle foto di Giuseppe Di Stefano e Camilla Caselli, alcuni momenti di Sylphidarium

Lo spettacolo, nato nel 2016 in una coproduzione che vede affiancati Théâtre de Liège, il festival MITO, Torinodanza e Cango Cantieri Goldonetta di Firenze, approda oggi alla Triennale di Milano in un progetto condiviso con il Teatro Franco Parenti.

COLLETTIVO CINETICO
SYLPHIDARIUM pièce per 8 danzatori e 3 musicisti
concept, regia, coreografia Francesca Pennini
musiche originali Francesco Antonioni
coproduzione Collettivo Cinetico, Théâtre de Liège, Torinodanza Festival, Festival MITO, Cango Cantieri Goldonetta Firenze; in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, L’Arboreto – Mondai- no e con il contributo di ResiDance XL, Azione delle Rete Anticorpi XL, Network Giovane Danza d’Autore

Gli ultimi lavori di Francesca Pennini per Collettivo Cinetico includono: 10 miniballetti, creato nel 2015, Amleto nel 2014 e age nel 2012.

Ne abbiamo scritto nell’articolo “Danzando sulle punte dell’ironia” pubblicato sul Corriere di oggi, 14 novembre 2017.

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Wayne McGregor: la mia Autobiografia è scritta nel Dna

Il coreografo britannico Wayne McGregor ha creato Autobiography, il suo ultimo lavoro presentato al Sadler’s Wells di Londra il 4 ottobre e approdato in Italia, al debutto internazionale, al Sociale di Trento il 31 ottobre, poi in replica il 3 novembre al Grande di Brescia e il 5 al Comunale di Ferrara.

 Due momenti di Autobiography di McGregor

Presentato dalla Wayne McGregor Company, lo spettacolo elabora il vissuto dell’autore combinandolo alla mappatura del suo Dna su musica elettronica di Jlln e light design di Lucy Carter.

 Wayne McGregor in un ritratto di Nick Mead 

Nato il 15 novembre 1970 a Stockport, in Inghilterra, Wayne McGregor ha fondato nel 1992 la Random Dance, per cui ha creato una trentina di lavori. Dal 2006, è “coreografo residente” al Royal Ballet, primo autore contemporaneo invitato dalla blasonata compagnia londinese per cui ha firmato una quindicina di titoli a partire da Chroma. Vincitore di molti premi tra cui due Olivier Award, McGregor ha lavorato all’Opéra di Parigi e al Bolshoi, conteso tra teatro, opera, tv, moda.

Dedichiamo un ampio servizio all’autore inglese e alla sua ultima creazione nell’articolo “La danza del genoma”, pubblicato su La Lettura del Corriere della Sera, in edicola fino a sabato 4 novembre 2017.

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Akram Khan: tra Bangladesh e Gran Bretagna danza la memoria infantile

Il famoso coreografo anglobengalese Akram Khan ha dedicato al mondo dei bambini e alle famiglie lo spettacolo Chotto Desh (Piccola Patria) in arrivo al Festival Romaeuropa dal 10 al 12 novembre al Teatro Vascello della capitale.

 In alto un momento dello spettacolo, sotto un ritratto di Akram Khan.

Tratto dal precedente lavoro Desh, lo spettacolo impasta le memorie del Bangladesh e la contemporaneità della Gran Bretagna nel racconto di Khan (Bengali, 1974) che mescola danza, musica, testi e visual art.

Ne scriviamo nell’articolo “Il bimbo che rubò il miele degli dei” pubblicato sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola fino al 28 ottobre 2017.

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Sergei Polunin, la vita è un film

Arriva in Italia, in anteprima al Festival dei Popoli di Firenze e poi nei cinema, il docufilm Dancer, ritratto a  tutto tondo della star ucraina Sergei Polunin, diretto dal regista e produttore americano Steven Cantor, vincitore di un Emmy Award per Willie Nelson.

 Un ritratto di Polunin di David LaChapelle  e la locandina del film “Dancer”

Nato in Ucraina il 20 novembre 1989, Sergei Vladimirovič Polunin ha iniziato a praticare ginnastica all’età di quattro anni e si è poi diplomato come danzatore all’Istituto coreografico di Kiev. A 13 anni è stato ammesso alla Royal Ballet School di Londra grazie a una borsa di studio della Rudolf Nureyev Foundation. Entrato nella compagnia del Royal Ballet, è stato promosso al massimo rango di principal a 19 anni, divenendo il più giovane étoile nella storia della compagnia. Dopo due anni di successi, si è licenziato, proseguendo la carriera allo Stanislavsky di Mosca. E’ attualmente guest dello Staatsballett di Monaco di Baviera.

 Un fotogramma del videoclip “Take me to Church”

Ne scriviamo diffusamente nell’articolo “Non un ballerino ma tanti in uno. Polunin, l’ologramma umano” pubblicato sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola fino a sabato 14 ottobre 2017

Vedi il trailer ufficiale del film Dancer https://www.youtube.com/watch?v=YXsP-AAL-7M 

Vedi anche il videoclip di Take me to Church di Hozier/LaChapelle https://www.youtube.com/watch?v=c-tW0CkvdDI

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Introdans, l’Olanda insegna

La compagnia olandese Introdans ha presentato a Torinodanza un programma composito che offre uno spaccato di storia della coreografia dei Paesi Bassi: Polish Pieces di Hans van Manen, Songs of a Wayfarer di Jiri Kylian e Rassemblement di Nacho Duato cui si è aggiunto Canto Ostinato di Lucinda Childs.

Introdans in Polish Pieces di Hans van Manen programma: première 3 marzo 2012.
Première 20 settembre 2014, Schouwburg Arnhem Foto Hans Gerritsen

Ne scriviamo nella recensione “Torino scopre il talento di Introdans” pubblicata sul Corriere della Sera/Spettacoli oggi 9 ottobre 2017.

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Flashdance, la danza metallurgica di Alex

Debutta, in prima nazionale, il nuovo Flashdance, il musical, prodotto da Stage Italia. Lo spettacolo, tratto dal celebre film dell’83 di Adrian Lyne, va in scena al Teatro Nazionale di Milano da stasera con repliche fino al 31 dicembre 2017.

Le locandine del film e del nuovo musical italiano

Il film che lanciò Jennifer Beals capitalizzò 200 milioni di dollari al box office e la colonna sonora (la canzone Flashdance…What a Feeling vinse l’Oscar) composta da Giorgio Moroder fu venduta in 20 milioni di copie. Nei ruoli della coppia principale troviamo la 32enne di Anzio (ex di Amici) V. Belleudi e Luigi Tognocchi.

Sopra, a sinistra, la Belleudi, a destra i protagonisti del film Jennifer Beals e Michael Nouri

Il musical, su testo di Tom Hedley e Robert Cary, musica di Roby Roth, è presentato in una nuova produzione con adattamento, traduzione e regia di Chiara Noschese, coreografia di Marco Bebbu, direzione musicale di Angelo Racz.

 La scena clou dell’audizione nel film

Ne abbiamo scritto nell’articolo “Flashdance, nostalgia degli anni ’80”, pubblicato sul Corriere e sull’homepage del sito Corriere.it oggi, 5 ottobre 2017. Vedi servizio con photo gallery e video http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/17_ottobre_05/milano-flashdance-nostalgia-anni-ottanta-nuova-versione-il-musical-31079f46-a99a-11e7-8f16-73b15a84ed49.shtml

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