La compagnia britannica Candoco, fondata nel ’91 da Celeste Dandeker e Adam Benjamin, è stata pioniera della danceability, affiancando danzatori disabili e no in coreografie che spaziano da creazioni ad hoc a celebri titoli del repertorio contemporaneo.
Il celebre Set and reset di Trisha Brown danzato dalla Candoco, foto di Hugo Glendinning
Al festival Oriente Occidente di Rovereto (30 agosto-10 settembre), la Candoco presenterà in prima assolutaFace in dell’israeliana Yasmeen Godder abbinato a un titolo iconico di Trisha Brown dell’83, Set and Reset, in scena il 9 settembre all’Auditorium Melotti.
Un’altra immagine di Set and Reset danzato dalla Candoco, foto di Pedro Machado
Ne abbiamo scritto nell’articolo Il corpo sfidante pubblicato sul Corriere della Sera/Eventi oggi, sabato 26 agosto.
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Danzatrice storica del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, Cristiana Morganti è oggi coreografa di spettacoli dal tratto ironico in cui si specchia, in parte, la sua vita tra Germania e Italia, danza e teatro.
Cristiana Morganti in scena nel suo Jessica and Me, ritratta da Claudia Kempf
Nata a Roma nel 1966, ha firmato nel 2010 il suo primo spettacolo da autrice, Moving with Pina, un omaggio alla Bausch, scomparsa nel 2009.
Due momenti di A Fury Tale della Morganti, foto di Claudia Kempf
Nei prossimi mesi presenterà in un fitta tournée che toccherà Germania, Francia, Cile, Spagna, oltre all’Italia, anche gli altri due titoli da lei creati, Jessica and Me eA Fury Tale, mentre a Torinodanza, il 19 ottobre, debutterà la sua creazione per l’Aterballetto.
Cristiana Morganti ci ha raccontato il suo approccio alla coreografia e la sua esperienza a Wuppertal con la Bausch nell’intervista “Se fumo bene sul palcoscenico è merito di Pina Bausch, la mia tata” pubblicata sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola fino al 26 agosto 2017.
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La scrittrice e coreografa brasiliana Deborah Colker presenterà al Festival Oriente Occidente di Rovereto il 6 settembre lo spettacolo VeRo in cui confluiscono due suoi lavori degli esordi, Velo e Rota.
Due quadri dello spettacolo VeRo, foto di Lenise Pinheiro
Ginnastica, danza, circo si fondono in un’estetica che vede il corpo come strumento onnipotente. Con un’arma in più, il samba.
La Colker, che vanta una precedente carriera sportiva da pallavolista, è stata direttrice dei movimenti della cerimonia d’apertura dell’Olimpiade di Rio de Janeiro.
Ne scriviamo nel corsivo Acrobati del circo ballano il samba pubblicato sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola fino a sabato 12 agosto 2017.
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Si è concluso con grande successo il tour del Balletto della Scala in California, nella città di Costa Mesa. Quattro rappresentazioni di Giselle al Sagerstrom Center for the Arts (il teatro che ospita abitualmente le anteprime dell’American Ballet Theatre), aperte dalla coppia di star Misty Copeland-Roberto Bolle.
Un’immagine della serata che ha visto protagonisti Bolle e la Copeland
Nelle repliche si sono succeduti nei ruoli di Giselle e Albrecht i primi ballerini Nicoletta Manni e Claudio Coviello al loro debutto americano, di nuovo Bolle ma affiancato da Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet. Il Balletto della Scala mancava dagli Stati Uniti dal 2001 quando presentò Gisellenella versione di Sylvie Guillem, alternata al dittico Amarcord/Carmen.
I tour precedenti risalgono all’81 (al Met con Nureyev-Fracci-Fonteyn in Romeo e Giulietta di Nureyev e Giselle) e nell’86 ad Atlanta, Saint Louis e San Francisco con Il Lagoe vari dittici).
Attinge al film di Ken Loach Bread and Roses l’omonima coreografia che sarà presentata in prima assoluta a Ravello Festival sabato 29 luglio nella Nuit de la Danse proposta da Les Italiens de l’Opéra de Paris, il neogruppo di danzatori italiani in forze a Parigi capitanato dal primo ballerino Alessio Carbone. Il lavoro è firmato da Simone Valastro e sarà inserito in un programma composito che contempla anche la creazione di Matteo LevaggiBlack Dustcon costumi di Christian Lacroix.
Nella foto, Simone Valastro
Ne scriviamo nel corsivo pubblicato sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola fino a sabato 29 luglio.
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Il russo George Balanchine (San Pietroburgo 1904-New York 1983) fondò nel 1934, con il mecenate Lincoln Kirstein, la SAB, acronimo di School of American Ballet.
Il ritratto di George Balanchine scelto dalla SAB
Oggi, l’accademia del New York City Ballet è guidata da Peter Martins (direttore del NYCB) e dalla Co-chairman of Faculty Kay Mazzo, ex principal di Balanchine.
Un momento della “partnering class” della SAB foto Rosalie O’Connor
Tra gli allievi della School of American Ballet c’è un unico italiano, il 17enne messinese Davide Riccardo, al penultimo anno di corso.
Davide Riccardo in prova con una compagna di corso foto Rosalie O’Connor
Altra celebre accademia newyorkese è l’Ailey School, fondata dal coreografo afroamericano Alvin Ailey (Rogers, Texas, 1931-New York 1989).
Un ritratto giovanile di Alvin Ailey
Ailey fondò la scuola nel 1970, un anno dopo la costituzione della sua compagnia.
L’Ailey School è oggi guidata dai condirettori Tracy Inman e Melanie Person e accoglie allievi provenienti da 65 Paesi di ogni continente.
Allievi della Professional Division in una foto di Eduardo Patino
L’Ailey School terrà in Italia un workshop e un’audizione internazionale, l’8 luglio, all’Accademia dello Spettacolo Unika di Bari.
Il condirettore Tracy Inman durante una lezione della Professional Division, foto Eduardo Patino
Abbiamo raccontato le due scuole di Balanchine e Ailey nel reportage da New York “A scuola di…danza a New York dove una coreografa debutta a 18 anni” pubblicato sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola fino a sabato 8 luglio 2017.
GUARDA IL VIDEO CHE ABBIAMO GIRATO A NEW YORK “COSI’ BALLA (E STUDIA) IL SOGNO AMERICANO” PUBBLICATO SUL SITO DELLA LETTURA DEL CORRIERE DELLA SERA
La prima edizione del Festival del Settore Danza della Biennale di Venezia diretta da Marie Chouinard ha richiamato in laguna generazioni diverse di autori.
La coreografa del Québec e il Presidente Paolo Baratta hanno consegnato il Leone d’Oro a Lucinda Childs e il Leone d’Argento a Dana Michel.
Sopra “Dance” di Lucinda Childs, sotto la consegna del Leone d’Oro alla Childs, qui tra Chouinard e Baratta
Tra le autrici invitate, la canadese Louise Lecavalier ha presentato il suo duo“So Blue”in coppia con Frédéric Tavernini.
Un momento di “So Blue” di e con Louise Lecavalier foto Carl Lessard
Ne abbiamo scritto nella recensione “Biennale danza: Marie Chouinard riunisce emergenti e autrici di culto” pubblicata sul Corriere/Spettacoli oggi 5 luglio 2017
La coreografa torinese Silvia Gribaudi ha creato per l’attrice Claudia Marsicano la performance R’osa, in scena a Santarcangelo di Romagna da venerdì a domenica nell’ambito della Notte Rosa, festival che si sviluppa tra i Lidi di Comacchio e Pesaro.
Un ritratto di Silvia Gribaudi
Al centro degli “Esercizi di danza per nuovi virtuosismi” della coreografia l’immagine di un corpo giunonico che si contrappone ai canoni del balletto classico e della danza in generale spiazzando lo sguardo dello spettatore.
Abbiamo intervistato la coreografa nell’articolo “La mia danza provocatoria per una lezione di leggerezza” pubblicato sul Corriere/Eventi oggi 4 luglio.
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Torna in scena alla Scala, da stasera al 22 luglio, il Sogno di una notte di mezza estate di George Balanchine, entrato nel repertorio della compagnia milanese nel 2003 con il nuovo allestimento di Luisa Spinatelli e divenuto titolo da esportazione presentato in diversi tour. Creato nel ’62 per il New York City Ballet sulla musica di Mendelssohn-Bartholdy, il balletto è liberamente tratto dall’omonima commedia degli amanti di William Shakespeare.
Nei cast delle repliche è previsto il debutto – nei ruoli principali di Titania e di Oberon – dei ballerini Virna Toppi e Nicola Del Freo, coppia nella vita da due anni e mezzo, in scena insieme nelle recite del 17 e 22 luglio.
Virna Toppi e Nicola Del Freo in un passo a due di Caravaggio di Bigonzetti(foto di Andrea Gianfortuna).
Ne parliamo nell’articolo Il “Sogno” degli amanti pubblicato sul Corriere di oggi 28 giugno 2017.
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Rocio Molina svela il volto più istintivo e femminile del flamenco nel suo ultimo spettacolo Caida del Cielo. Nata a Malaga nel 1984, pupilla di Misha Baryshnikov insignita, ancora giovanissima, del Premio Nazionale della Danza spagnolo, la bailaora, oggi artista residente allo Chaillot di Parigi, presenterà il suo spettacolo in prima italiana al MilanoFlamencoFestival diretto da Maria Rosaria Mottola, in scena al Piccolo Teatro Strehler di Milano il 1 luglio.
Un momento dello spettacolo nella foto djfrat
Rocio Molina ci parla del suo personalissimo modo di vivere il flamenco nell’intervista esclusiva pubblicata dalla Lettura del Corriere della Sera, in edicola fino al 1 luglio 2017.
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