La danza al tempo del coronavirus. Una riflessione: Daniele Cipriani

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una riflessione di Daniele Cipriani, produttore e impresario di danza. 

“The show must go on”

“Nessuno sa, meglio delle persone del mondo dello spettacolo e della danza , che nonostante tutto, the show must go on… con particolare senso dell’umorismo specialmente quando, come adesso, non c’è nessuno spettacolo!

Sfortunatamente, mentre nel nostro lavoro siamo soliti appuntarci nelle nostre agende spettacoli in giorni specifici e recite in momenti specifici, in questa occasione nessuno può prevedere con esattezza quando l’emergenza finirà. Ma sicuramente finirà.

Personalmente, ho utilizzato queste settimane in cui uscire non è un’opzione, per guardarmi dentro e riflettere. Quello su cui dobbiamo focalizzarci adesso sono le idee, idee sull’arte e sulla bellezza. Così che una volta che questa emergenza sarà finita, queste possano essere i nostri punti di partenza.

Immaginiamoci di essere alla fine del primo atto della “Bella Addormentata”: tutti sono andati a dormire, ma il balletto non è finito, al contrario è appena iniziato. Siamo in attesa che tutto si risvegli nel secondo atto, dopo il quale arriva il tripudio del terzo atto. Adesso siamo come semi che dormono sotto terra, in attesa del momento in cui potremo spuntare e fiorire con la grande energia con cui Stravinsky e Nijinsky resero immortale la “Sagra della Primavera”.”

Daniele Cipriani               Roma, 11 aprile 2020

Sopra, un ritratto del produttore e una scena della “Bella Addormentata” di Jean-Guillaume Bart, Balletto dell’Opera di Roma

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