Germaine Acogny, leonessa d’Africa

Germaine Acogny è il primo Leone d’Oro nero della Biennale Danza ed è la prima coreografa contemporanea africana insignita del prestigioso riconoscimento. Riceverà il premio dal direttore Wayne McGregor il 24 luglio a Venezia dove, il 23 luglio, danzerà il suo assolo autobiografico Somewhere at the beginning.

Nata il 28 maggio 1944, giorno di Pentecoste, a Porto Novo in Benin, la danzatrice-coreografa-pedagoga francosenegalese ha diretto dal 1977 all’82 a Dakar, in Senegal,  il Mudra Afrique fondato da Maurice Béjart e voluto dal presidente senegalese Léopold Sédar Sénghor. Nel 2004 ha fondato con il marito Helmut Vogt L’Ecole des Sables, villaggio della danza africana, a 50 km da Dakar.

Ecoles des Sables/Répétitions Salle Aloopho avec Germaine Acogny/Toubab Dialaw/Sénégal

Leggi l’intervista “La sciamana glocal dell’Africa” sulla Lettura del Corriere della Sera in edicola dal 28 febbraio 2021.

Guarda un estratto integrale dell’intervista via Zoom.

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Questi fantasmi!

“A vita è tosta e nisciuno ti aiuta, o meglio ce sta chi t’aiuta ma una volta sola, pe’ pute’ di’: “T’aggio aiutato!” Cu’ ‘a panza vacante, Mari’, ‘e sense se perdeno…” Eduardo De Filippo da Questi fantasmi!

Guarda https://www.youtube.com/watch?v=qmQd9UXbOOw

 

A un anno dalla prima chiusura dei teatri, la danza sopravvive in una dimensione fantasmatica.

Ne abbiamo scritto nell’articolo “Intanto il balletto si consola con i fantasmi” pubblicato sulla Lettura del Corriere della sera in edicola da oggi, 21 febbraio.

 Ghost Light, coreografia di John Neumeier per il Balletto di Amburgo (foto Kiran West)

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In assenza di Agata. Next?

Stasera alle 20.30 la Compagnia Zappalà Danza trasmette in streaming sul canale Youtube e sul profilo Facebook di Scenario Pubblico il documentario AGATA 2021, riflessione sul vuoto scenico intorno a A. Semu tutti devoti tutti?, la coreografia tra sacro e profano che Roberto Zappalà ha dedicato al culto di Sant’Agata, martire di Catania, la cui festa ricorre dal 3 al 5 febbraio, quest’anno in una città blindata per il Covid. Domani alle 20.30 sugli stessi canali la première dell’edizione 2021 senza pubblico; si potrà vedere lo spettacolo fino al 5 febbraio.  Ecco il link https://youtu.be/AiIptvLqXbg

 Un momento di A. Semu tutti devoti tutti? (foto Compagnia Zappalà)

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Giselle, un fantasma per tutte le stagioni

Carla Fracci, leggendaria Giselle, torna alla Scala dopo anni di frizioni. E regala due masterclass al Balletto della Scala in cui svela alle nuove generazioni alcuni segreti del balletto da lei interpretato in tutto il mondo, al fianco di celebri partner, da Rudolf Nureyev a Erik Bruhn.

 Fracci e Nureyev in un momento delle prove del balletto

Abbiamo intervistato l’étoile in occasione dell’evento. Leggi l’articolo “Carla Fracci torna alla Scala dopo anni di gelo: terrà lezioni online”, pubblicato sul Corriere della Sera/Cronaca di Milano il 27 gennaio https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_gennaio_26/09-milano-firma-standardcorriere-web-milano-5baa554c-6029-11eb-9078-a18c2084f988.shtml  

Alcuni momenti delle masterclass di Carla Fracci alla Scala: con Arduino-Coviello, Manni-Andrijashenko, e in posa al fianco del neodirettore Manuel Legris che l’ha invitata a lavorare nel Teatro (foto Amisano-Brescia)

Ecco le masterclass:

primo atto: Fracci-Arduino-Coviello https://www.youtube.com/watch?v=EmHyTBamb0E&t=23s 

secondo atto: Fracci-Manni-Andrijashenko https://www.youtube.com/watch?v=I_yuzY96W6k&t=528s 

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Bolle in tv: danzo, dunque brindo

Per il quarto anno sarà Roberto Bolle a brindare al nuovo anno in tv,  nel suo “Danza con me”, il programma campione d’ascolti che sarà trasmesso in prima serata su Rai 1 il 1° gennaio. Tra gli ospiti di quest’anno, Vasco Rossi, Michelle Hunziker e il rapper Ghali.

Leggi  l’articolo  “Danza con me, Roberto Bolle brinda al nuovo anno: farò ballare anche Vasco” pubblicato oggi sul Corriere/Spettacoli https://www.corriere.it/spettacoli/20_dicembre_22/bolle-danzo-prendermi-giro-e960d4e4-4475-11eb-850e-8c688b971ab0.shtml  

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Scala, chiamami con il tuo nome

Due generazioni allo specchio in un 7 dicembre anomalo per la Scala. Per lo spettacolo “A riveder le stelle” guidato dal regista David Livermore e trasmesso dalla Rai a Sant’Ambrogio, il nuovo direttore del ballo Manuel Legris ha creato “Verdi Suite” per cinque ventenni della compagnia, i primi ballerini Martina Arduino, Claudio Coviello, Virna Toppi, e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo. 

 Nelle foto Arduino, Coviello (foto Amisano-Brescia), e Legris.

Ne abbiamo scritto nell’articolo “In volo con un nuovo capitano”, pubblicato sullo Speciale Scala del Corriere della Sera in edicola il 7 dicembre 2020.

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 Nell’immagine Virna Toppi e Nicola Del Freo.

Virna Toppi e Nicola Del Freo ci hanno raccontato come hanno vissuto gli ultimi mesi e questo particolare Sant’Ambrogio nell’articolo “Insieme sul palco e nella vita”, pubblicato nelle prime pagine della Cronaca di Milano il 4 dicembre. Leggi https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_dicembre_04/virna-toppi-nicola-del-freo-ballerini-danza-classica-scala-prima-ballerina-b8ae11a2-35fe-11eb-ab19-bbfa6037f17b.shtml

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Lo Schiaccianoci perduto (e ritrovato oltreoceano)

Grande classico natalizio, è assente giustificato nel dicembre dei teatri chiusi. Qualche Schiaccianoci però non si arrende. E’ il caso di The Lost Nutcracker, creato a distanza, negli studi dell’Art Village di Roma, dal coreografo Luciano Cannito per il Tulsa Ballet, la compagnia dell’Oklahoma, diretta dal’95 da Marcello Angelini.  Lo spettacolo debutterà il 17 dicembre 2020 al Cox Center di Tulsa, Usa.

 Nella foto sopra, un’immagine di The Lost Nutcracker, sotto i ritratti di Cannito e Angelini.

Abbiamo raccontato l’avventurosa genesi dello spettacolo nell’articolo “Lo Schiaccianoci a molta distanza” pubblicato sulla “Lettura” del Corriere della Sera in edicola dal 6 dicembre 2020.

  Il Cox Business Center di Tulsa

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Manuel Legris, un parigino alla direzione del Balletto della Scala

Dal 1° dicembre Manuel Legris assume la carica di direttore del Balletto della Scala. Nato a Parigi nel 1964 e promosso étoile del Ballet de l’Opéra de Paris, ad appena 22 anni, da Rudolf Nureyev, giunge a Milano per volere del nuovo sovrintendente scaligero Dominique Meyer, dopo aver diretto per 10 anni il Balletto dell’Opera di Vienna.

 Nelle foto, un ritratto recente di Manuel Legris, un’immagine della Scala, e l’addio da étoile all’Opéra de Paris in “Onegin” di Cranko.

Oltre ad avere danzato in passato come étoile ospite, Legris aveva già lavorato  alla Scala dove ha rimontato il suo balletto “Sylvia” che ha inaugurato la passata stagione del ballo.

Abbiamo intervistato Manuel Legris per la Lettura del Corriere della Sera in edicola dal 29 novembre 2020.  Nell’articolo in esclusiva intitolato “Scala, mi manda Nureyev”, Legris ci racconta i suoi progetti per la Scala e la sua creazione “Verdi Suite” che sarà inserita nel gala del 7 dicembre trasmesso da Rai1. La serata prevede altri due momenti di danza: un estratto dello “Schiaccianoci” di Nureyev ballato dalla coppia Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko e  l’assolo “Waves” di Massimiliano Volpini interpretato da Roberto Bolle.

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 La locandina e il manifesto di “Sylvia”, libretto e coreografia di Legris, alla Scala nel dicembre 2019.

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McGregor, una visione per la danza alla Biennale di Venezia

Il coreografo inglese Wayne McGregor è stato nominato direttore del Settore Danza della Biennale di Venezia per il quadrienno 2021-2024. Il primo festival che firmerà in Laguna è in programma dal 23 luglio al 1° agosto 2021.

Abbiamo intervistato diffusamente Wayne McGregor nell’articolo “Dante, la Hepburn…Il balletto porta gioia” pubblicato sull’ultimo numero della Lettura del Corriere della Sera in edicola dall’8 novembre 2020. L’autore ci ha raccontato i suoi progetti per Venezia e la sua visione sulla danza del futuro.

 Di fianco due immagini degli spettacoli “Plus Minus Human” e “Living Archive” creati da McGregor (foto Deepres/Clarke e Cheryl Mann)

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